SALA DEL COSTUME

 

 

La Sala del Costume è il terzo ambiente al primo piano dell'edificio; anch'essa è utilizzata per la struttura museale. Nella Sala sono stati ricavati due stipi a muro opportunamente strutturati per l'esposizione di oggettistica. Dalla Sala del Costume si accede ad un terrazzo, che si affaccia sul verde attrezzato fiancheggiante il Municipio. Essa è stata definita “del Costume”, in segno di gratitudine a ciò che è diventato anche per gli Arbëresh una sorta di “carta d'identità” nella miriade dei popoli del mondo. Nella Sala del Costume si conclude il percorso della visita all'interno del Vademecum sull'Etnia italo-albanese, rappresentato dal Museo Etnico Arbëresh di Civita.

 

 
 
DALL'ARATURA … ALLA TREBBIATURA
Il ciclo più nobile e più impegnativo del lavoro contadino era quello che andava da un estate all'altra: dalla preparazione del maggese alla raccolta del grano nell'aia.La fatica era tanta, ma alla fine la casa era piena. Questa sezione del Museo è abbastanza ricca di oggetti avuti grazie alla collaborazione dei civitesi che hanno sin dall'inizio intuito la valenza didattica e sentimentale della struttura museale.
   
 

IL PASCOLO
Il Pollino era ed è ricco di pascoli. Essi sono tra i più pregiati per la ricchezza di erbe officinali. I nostri pastori utilizzavano sia quelli limitrofi al paese e alle Gole del Raganello, sia quelli d'alta quota, verso i quali attuavano la transumanza estiva

OGGETTISTICA DEL MONDO DOMESTIC0
II nucleo attorno al quale ruotava la vita quotidiana all'interno della casa era il focolare.Avvenne così forse dall'inizio dei tempi fino a pochi anni fa. La maggior parte degli oggetti presenti in questa sezione gravitavano attorno al fuoco sempre vivo che ardeva normalmente nel primo ambiente dell'abitazione. Qui

 
 

di fronte alla pignatta che borbottava spesso il sapere veniva trasferito sotto forma o di racconto epico o di esperienza personale di generazione in generazione.

MOMENTI Dl VITA DOMESTICA
Riuscire a fissare i tanti momenti della vita domestica non è certo facile, in quanto infinite sono le sequenze delle attività che si svolgono dentro le pareti della propria abitazione oppure nelle immediate vicinanze. Un tempo era molto sviluppato il senso della solidarietà sociale che impegnava gli abitanti di una " gjtonia " : si uccideva il maiale insieme, si preparavano le collane di peperoni insieme, si curavano le provviste insieme, si sgranavano le pannocchie insieme, si ricamava insieme, ...

Un pannello fisso in legno contiene foto a colori e in bianco e nero, che presentano un mosaico di scene di vita domestica.

 

  MEMORIA STORICA DELL'INAUGURAZIONE DEL MUSEO
Ricordare è essenziale per avere coscienza della propria storia, per vivere con consapevolezza il presente e per proiettarsi in modo propositivo verso il futuro. Un panello fisso in legno assolve a tale cpmpito.
 
   
IL TEMPIO DELLA CULTURA
ARBËRESHE
Il Collegio italo-albanese di Sant'Adriano a San Demetrio Corone ha rappresentato la massima istituzione finalizzata alla formazione culturale dei giovani provenienti da tutte le comunità arbëreshe. Centinaia di professionisti sono stati forgiati tra le sue mura , centinaia di intellettuali hanno utilizzato il sapere, acquisito in questa nostra "università", per il progresso della Nazione italiana.
 
 


Il "DANTE" DELLA LETTERATURA ARBERESHE

Il massimo rappresentante della letteratura arbëreshe è stato Girolamo De Rada.Non poteva il Museo Etnico Arbëresh di Civita non aprire una finestra su questo personaggio che ha prodotto poesia, che ha raccolto i testi poetici della tradizione orale del nostro popolo e che ha infine profuso tutte le sue energie per dare visibilità alla cultura del mondo degli italo-albanesi.

SPAZIO ESPOSITIVO APERTO
Nella Sala del Costume si è pensato di allestire uno spazio che non ha un tema fisso, ma che può essere utilizzato per varie ed opportune tematiche, le quali possono continua. variare nel tempo, siccome il Museo intende mantenere un ruolo di ricerca viva e continua.Cristallizzare momenti del passato oppure mummificare situazioni e circostanze appare una operazione scarsamente produttiva e inopportuna. In seguito a questa riflessione si spiegano i possibili cambiamenti di contenuti. Un pannello fisso in legno si offre per questo compito

 

 
 

IL COSTUME
Antecedentemente all'apertura del Museo a Civita per ammirare il costume arbëresh, soprattutto quello femminile, bisognava aspettare le Vallje oppure rivolgersi alle famiglie che lo custodivano gelosamente, oppure imbattersi in una circostanza particolare che richiedeva ai giovani di vestirsi secondo l'antica tradizione.

Oggi il costume si può sempre ammirare presso il Museo Etnico Arbëresh.

Prima teca : è custodito un manto nobiliare proveniente dal Kosovo.

Seconda teca : è custodito il costume femminile di gala di Civita.

 

 
 

Terza teca : è custodito il costume maschile ricostruito (a fianco il costume femminile quotidiano).

Quarta teca : è custodito il costume femminile di “mezza festa” in uso a Civita.

A cornice dell'ultima teca sono stati sistemate tre gigantografie a colori del costume di Piana degli Albanesi (Pa) A completamento della sezione del Costume è stata collocata sul primo ripiano del secondo stipo a muro una mini rassegna del vestito femminile arbëresh di altre zone con l'esposizione di modelli in scala.

A supporto, invece di eventuali studi ed approfondimenti è presente sullo stesso arredo la raccolta completa di Katundi Ynë compreso il n. 121 più altre importanti opere di ricerca.

 

 
  GRANDI ATTREZZI
All'esterno della sala, sulla terrazza, fanno orgogliosa mostra di sé, pieni di ricordi di storia, resti di grandi strumenti anche dell'agricoltura arbëreshe.
 
     
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