Biobibliografia di Civitesi

tratto da "CIVITA: CULTURA E NATURA" di Demetrio Emmanuele

Logo del MAE (Museo Etnico Arbëresh)
 

Paleologo Assan, Giorgio; “conte greco”

Conduttore dei primi abitanti di Civita [maggio 1481 (?)]. Imparentato con gli ultimi imperatori di Bisanzio e con i Castriota. Dimorante presso il ducato di Galatina dal 1463. Civita dovette essere sua abituale dimora unitamente alla consorte Anna Ralena (Rales).

In un documento del 1487 viene citato come “Signore munifico dai grandi meriti per aver svolto opera di pacificazione del Regno”. E per questo godette della benevolenza e della protezione del re di Napoli. Risulta che nel 1471 abbia fondato Belvedere di Spinello (Cz) unitamente al fratello Tommaso. Il figlio Raimondo ne dichiara la morte il 20 luglio 1491.

 

 

Belluscio, Demetrio e Lazzaro; “Uomini principali da bene, quieti e ricchi”

Ottennero di andare con selle briglie, staffe e speroni nonostante che siano albanesi, da un documento del 30 giugno 1596, decreto del Conte di Olivares. A causa di risse ed incomprensioni fra le popolazioni indigene ed i nuovi arrivati albanesi che non esitavano a passare a vie di fatto, si creò una situazione di conflittualità. “Gli Albanesi - afferma lo storico castrovillarese l'Occaso - creano più forti e robusti, e nelle frequenti risse primeggiavano sempre loro”.

Il comune di Cosenza chiese addirittura che fossero costretti ad abitare in luoghi chiusi e murati, proibendo loro di andare a cavallo con selle, briglie e speroni, o di andare in città con il cappello.

I nostri Demetrio e Lazzaro Belluscio rappresentano, pertanto, un'eccezione, tale da essere considerati tra i civitesi degni di essere ricordati.

 

 

Basta, Cosmo

Laureato a Salerno nel 1644. Scrisse i seguenti libri in latino: “Questiones de phisica Aristoteles”, 1640.

 

Basta, Carlo

Laureato nel 1671 con una tesi “Disputationes Medicinae Praticae”.

Scrisse: “Questiones de Anima susceptae a Costantino Bellusci o Collegii Graecorum in Urbe Alunno”. Arciprete in Lungro, amato e stimato da tutta la popolazione.

 

 

Ferrari, Michelangelo

Autore del “tractatus integer de morbis faeminarum et puerorum”.

 

 

I baroni D'Urso - Dorsa

Tiberio d'Urso, della terra di Belvedere, fece acquisto del casale di Civita presso Cassano per vendita fattagli per la somma di ducati 12.120; del patrimonio Bisignano, con Regio assenso, del 2 nov. 1613.

Francesco Maria D'Urso il 22 dic. 1617 ebbe significatoria di rilevio per il casale di Civita, come erede, per la morte del fu Tiberio predetto, suo padre, deceduto il 31 dic. 1616. Il 30 giugno l'investitura baronale in favore di Francesco Maria D'Urso e per l'occasione si precisa anche il territorio del feudo che diventa tenimento autonomo: ci par di capire che il territorio vada dalle sorgenti del Raganello, lato fino al ponte di Cassano, parte Sud, mentre è fiancheggiato ad ovest dai possedimenti di Frascineto, in direzione della fonte del Principe ed al lato est per il Demanio verso Cernostaso fino ai confini con Cerchiara. L'ultimo dei baroni Dorsa vive a Milano con studio legale: Antonio Dorsa nato nel 1924 a Civita, scomparso il 29 agosto 2006.

 

 

Basta, Serafino - sec. XVIII

Buon letterato e storico

Scrittore fine ed elegante, saggista pregevole. Con le sua opera: “Civita nel 1856” , inserita nel dizionario di Lorenzo Giustiniani”. “Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato”, lascia una testimonianza preziosa su usi, costumi, demografia, storia di Civita, rappresentando la fonte più completa sul nostro paese.

Fu capomanipolo durante la spedizione dei Mille, arruolatosi in occasione del passaggio lungo la Calabria.

 

 

Placco, Gennaro (1825 - 1896)

Fulgido eroe risorgimentale, sensibile poeta arbëresh. Con la poesia “Vajtim”, composta in occasione della morte del padre, raggiunge grande afflato lirico e profondo significato umano.

Alunno del famoso Collegio italo-albanese “S. Adriano” in S. Demetrio Corone, giovanissimo accorre con i suoi 17 prodi (Giuseppe Alessandria, Ambrogio Albamonte, Domenico Albamonte, Francesco Baffa, Vincenzo Cataldi, Francesco Cortese, Domenico Costa, Vincenzo Costa, Giovanni Di Benedetto, Michelangelo Ferrari, Mercurio Mortati, Nicola Mortati, Domenico Stamati, Giuseppe Stamati e Domenico Zuccaro) nella battaglia di S. Angelo, presso Castrovillari, contro i Borboni.

Durante il combattimento venne ferito (perse l'indice della mano destra), imprigionato venne condannato a morte e poi commutata in 12 anni di carcere duro. Fu compagno di prigionia di Luigi Settembrini (che scrisse pagine indimenticabili nelle “Ricordanze”), Spaventa e Calafiore.

Liberato si arruolò con i garibaldini, assumendo l'incarico di maggiore di sussistenza.

Fu sindaco di Civita nel 1861-62, dal 23 novembre 1861 al 15 aprile 1862, dispose le operazioni demaniali del Comune (Nicola Basta, agente demaniale, Gennaro Palmieri, agrimensore, indicatori: Tommaso D'Agostino, Luigi Zuccaro e Vincenzo Gigliotti).

In tale occasione emersero le usurpazioni subite dai Serra e Campagna, poi incamerati dai comuni di Francavilla, Frascineto e Cassano. Il contezioso non venne mai definito.

Fu sindaco di Civita negli anni 1861-62 / 1870- 73 in cui dispose la costruzione delle tre fontane: Kroj Alarta, Kroj nd' Mest, Kroj ka Sheshi Madh e dal 1890 al 1895.

La sua fu una vita intensa ed avventurosa, non sempre felice e non priva di delusioni ed amarezze, ma ricca di umanità e coraggio.

 

 

Dorsa, Gerardo

Nato a Civita il 7.07.1872, morto a Morano Calabro il 14.12.1943, dove fu segretario comunale e sposò la N. D. Francesca Scorza - Rusciani.

Scrittore e poeta dallo stile limpido, dotato di profonda cultura classica, solida ed austera, anche se punteggiata di brani declamatori ed enfatici.

Opere: “Agesilao Milano” dramma in quattro atti - Ed. Patitucci 1916; “Raggi ed ombre”, poesie - Ed. Patitucci 1918; “Martirio e Fede”, romanzo - Ed. Patitucci 1932.

 

 

Mortati, Costantino, nato 27.12.1897 - morto 25.10.1985

Considerato uno dei padri della Costituzione Repubblicana, docente universitario di diritto pubblico. Per quarant'anni nei suoi manuali si sono formate diverse generazioni di studenti.

Egli nacque a Corigliano, dove suo padre, il magistrato Tommaso di Civita, esercitava la funzione di pretore, mentre la madre, donna Maria Tamburi era di S. Basile. Egli pur non conoscendo l'idioma avito, perché vissuto sempre lontano dai paesi dei genitori, si sentiva profondamente civitese, considerando Civita “natio loco” e “Patria Civitese”.

Fu deputato all'Assemblea Costituente. Durante i suoi 12 anni di permanenza alla Corte Costituzionale ne fu vice-presidente e relatore di sentenze importanti. Fu uomo di grande dirittura morale, di altissimo livello scientifico-culturale, socio dell'Accademia dei Lincei, “saggio come Nestore, ardimentoso come Achille”, vertice della scienza giuridica, considerato “il più insigne e completo giurista italiano del secolo”.

 

 

Zuccaro, Antonio (17.01.1884 - 15.01.1968)

Poeta popolare di schietta e sentita ispirazione. Uno dei cantautori più noti e significativi della Civita tradizionale.

Poca la produzione scritta, mentre numerose le sue poesie estemporanee che recitava in molte occasioni di convivialità:

- Muajrat (I mesi dell'anno); - Gluha arbëreshe; - Strafatoj dhe ciporri (Lo sparviero e l'uccellino); - Brindësi (Il brindisi).

 

 

Castellano, Francesco

Nato a Civita il 12.08.1911, morto a Cerchiara il 28.6.1988. Medico chirurgo, sottotenente medico in Africa dove meritò la medaglia d'argento al V.M.

Poeta dalla forte tensione ideale e umana con profondo senso di amor patrio. Nei suoi versi ha esaltato l'arte, la bellezza, la purezza dei sentimenti, la dignità e la bontà umana. Ha cantato i luoghi della sua gioventù: il Pollino, il Demonio, il Raganello. Sublime, autentico affresco storico-tradizionale il componimento “Vallje”. Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti conseguiti.

Opere: “Poesia di una vita”, Pellegrini Ed. 1974; “Libero verso”, Pellegrini Ed. 1975; “Sul carro dell'Aurora”, Ed. Thule, 1985; “Colloqui con le stelle”, Ed. Galasso, 1988.

 

Vincenzi, Agostino

Nato a Civita il 20.03.1911, barbiere e musicista. Giovanissimo emigrò negli Stati Uniti nel 1927 dove svolse la professione di barbiere e di pittore nel Bronx della piccola Italia. Realizzò numerosi ritratti a personaggi importanti che gli procurarono fama e successo, meritandosi anche il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, che gli concesse il presidente Pertini. Tra i ritratti ricordiamo: Pio XII, Giovanni XXIII, Eisenhower, Kennedy, Marilyn Monroe, Frank Sinastra. Morì a N. Y. il 15 luglio 1987. Suoi quadri ed immagini sono esposti presso il Museo Etnico di Civita.

 

 

Zuccaro, Agostino

Nato a Civita il 20.05.1912, morto a Cortina d'Ampezzo il 3.10.1991. Laureato in Lingue e Letterature presso l'Università Orientale di Napoli. Calciatore di serie A, ala sinistra, giocò con il Bari ed il Bologna, autentica promessa del calcio italiano all'epoca di Combi, Rosetta, Calligaris. Mitica la partita Juve-Bari, quando riuscì a superare la più forte difesa d'Italia, l'emozione lo colse al tiro finale. Dovette interrompere la carriera per un infortunio. Dopo la laurea si stabilì a Cortina d'Ampezzo dove si sposò. Negli anni ‘50 intraprese una brillante carriera di imprenditore con negozio di abbigliamento classico e tipico tirolese.

Mai si dimenticò della sua cara Civita con donazioni generose nei confronti della Chiesa e della nostra Associazione.

 

 

D'Agostino, Francesco

Nato a Civita nel 1913, morto a Roma nel 1990. Fornito di profonda cultura classica, amava molto Tibullo, legatissimo alle tradizioni arbreshë con una preziosa testimonianza di tradizioni popolari. Studente di Farmacia presso le Università di Napoli e Parma, deluse le aspettative dei familiari perché fortemente attratto dall'arte. Del resto da ragazzo manifestò una decisa inclinazione verso le forme artistiche. Fu infatti allievo di Salfi a Cosenza, all'epoca del Liceo.

Era dotato di una personalità ricca, complessa, inquieta e stimolante: fu anche fine pianista e dagli slanci socio-umanitari da meritare la medaglia d'argento per le cause di liberazione della Venezia Giulia, assessore presso il Comune di Civita negli anni ‘50. La sua numerosa e qualificata produzione artistica, si ispira sempre e comunque nel “marchio” delle sue idee che si svolgono nella mente e nel cuore in un dialogo ininterrotto con l'opera stessa. Classiche le sue realizzazioni pittoriche, quali “Il Ponte del Diavolo e i suggestivi scorci di Civita”, di particolare afflato spirituale “Il discorso della Montagna”.

La sua vita, la sua esperienza si possono sintetizzare in arte e cultura, vita e pensiero.

 

 

Laviola, Giovanni

Nato nel 1915, vive ed opera a Trebisacce, con una cospicua e pregevole produzione letteraria, saggistica e storica, rigorosamente scientifica. Ha dedicato a Gennaro Placco un bel saggio dal titolo: “Gennaro Placco”, fiore della prigionia di Settembrini, Ed. M. Pacini Fazzi 1985. Tra gli altri notevoli contributi si ricordano: “Pietro Camodeca de Coronei”, 1969; “Società, comitati, Congressi italo-albanesi, 1974; “Dizionario bio-bibliografico degli italo-albanesi, 2006. non di Civita ma si ricorda per la sua opera dedicata a Gennaro Placco.

 

 

Golletti-Baffa, Vincenzo

Laureato in Storia e Filosofia nel 1946. Nato a Civita nel 28.08.1924, vive da molti anni in Germania. Prolifico e creativo autore di numerosi scritti e di pubblicazioni che si caratterizzano per l'originalità e la koinè linguistica che riesce ad esprimere compiutamente sia storie “minime” che argomenti più elevati di letteratura, filosofia e attualità. La sua è una vera scuola di lingua arbreshe che si eleva a grande dignità letteraria.Redattore di Katundi Ynë dal 1973. Ha collaborato inoltre con “The Sun - Dielli” di Boston, “Haemus” di Bucarest, ecc. Ha fondato in Albania la casa editrice “G. Fishta” e la rivista “Arbëria”.

Opere: “Flet Tirana... Flet Tirana... (in tedesco e albanese) 1976; “Alfabeti shqip i programuar, Frankfurt M. 1977; “Libri im i parë - Il mio primo libro (con illustrazioni di F. Basile - Civita 1979; Libër Kendimi, per le classi I, II, III, IV e V, 2 voll., 1981; “Gjuha jonë me haré”, klasa III, V, 1982; “Plus uno maneat..., 3 voll. 1994/95, “Pastë jetë të gjatë”, voll. 1°, 2°, 3°; “Teatri e çivtit”, 1984; “Arbëreshi merret me politikë”, Biblioteca Gollettiana 1999; “Fjalë Fluturake”, fialë të urta, të errëta, të vjetra, urime, parambote, Biblioteca Gollettiana 2000.

Riconoscimenti:

- “Pergamena di Merito”, Comune di Civita - Ass. Culturale “Gennaro Placco” 2000;

- “Medaglia d'oro”, Comune di Civita 2005.

 

 

Trupo, Antonio

Nato a Farneta il 6.12.1931. Dal 1986 arciprete di Civita dove si è subito distinto per zelo apostolico ed impegno socio-culturale, specialmente in direzione del ripristino iconografico della Chiesa di S. Maria Assunta che oggi si caratterizza fra le più interessanti della Diocesi per il tipico splendore orientale.

Opere: “La chiesa di S. Maria Assunta di Civita”, 1994 (coautore con V. Bruno); “ La Liturgia dello splendore”; “Il matrimonio secondo il rito bizantino”; “Il Sacramento dell'Amore”; “Iconostasi” e diversi sussidi catechetici.

 

 

Placco, Giovanni

Nato a Civita il 4.09.1933, vive e lavora a Roma, dove si è laureato in Giurisprudenza nel 1956. In Magistratura dal 1959, è andato in quiescenza come Magistrato di Cassazione con funzione di Capo dell'ufficio di Coordinamento dei G.I.P., su domanda, nel dicembre del 1991. Dal 1992, avvocato ed iscritto all'Albo Speciale dei Patrocinanti in Cassazione. Docente di materie giuridiche ed economiche negli Istituti Superiori. Dal 1978 iscritto all'ordine dei Giornalisti del Lazio.

Pubblicazioni: Collaborazione fissa con saggi e commenti nel settore politico sociale ed istituzionale al settimanale “l'Astrolabio” (organo della Sinistra Indipendente); interviste, articoli e saggi per quotidiani (Corriere della Sera, Paese Sera) e riviste (Ulisse, La Prova Radicale , Diritto Sportivo); partecipazione alla redazione del Volume “Consob. L'Istituzione e la legge penale”, Giuffrè, Milano 1987; collaborazione nell'Ufficio Studi del C.S.M. alla prima Relazione annuale sullo stato della Giustizia 1970 (con specifico contributo di analisi su “domanda potenziale di giustizia e domanda reale”).

 

 

Placco, Luciano

Nato a Civita il 16.12.1934, dottore agronomo, ha diretto l'Ufficio Agricolo di zona di Castrovillari. Esperto in vinicultura ha pubblicato le seguenti opere a cura dell'Istituto Sperimentale per la viticoltura dell'Università di Bari e dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Calabria: “Guardavalle” 1984, (coautore D. Antonacci); “Iuvarello” 1984, (coautore D. Antonacci); “Mantonico” 1984, (coautore D. Antonacci); “Montonicone” 1984, (coautore D. Antonacci); “Messinese” 1986, (coautore D. Antonacci); “Montonico Pinto” 1986 (coautore Antonacci - Pedone); “Montonico di Rogliano” (coautore Antonacci); “Pecorello” (coautore Antonacci); “Verdana” (coautori Antonacci - Pedone).

Appassionato di lingua e tradizioni arbëreshë rileva doti di ispirato compositore di vjershë. Sue poesie sono state pubblicate su “Katundi Ynë” (molte le inedite): “Java- I giorni della settimana”; “Muajirat - I mesi dell'anno”; “Katundi Ynë - Paese nostro”.

 

 

Emmanuele, Demetrio

Nato a Civita il 21.01.1936, insegnante, docente vicario dal 1974 al 1996 presso la II Direzione Didattica di Castrovillari, Presidente del Distretto Scolastico di Castrovillari dal 1982 al 1992, giornalista, direttore della rivista “Katundi Ynë” e presidente del Circolo di Cultura “Gennaro Placco” dal 1970, dir. del Museo Etnico Arbëresh dal 1989. Ha collaborato con: “Il giornale di Calabria”; “ La Vedetta ”; “Tribuna Sud”; “Calabria 7 giorni”; “Calabria-Emigrazione”, ecc. Ha promosso e organizzato corsi di Lingua e Cultura albanese a Lungro, Firmo, Frascineto e S. Basile.

Opere: “Itinerari Arbëreshë”, Ed. Tribuna Sud 1980.; “Albanesi Giacobini” da “700 Calabrese” a cura di P. Falco ed altri, Ed. Periferia 1983, Cs; “Albanesi d'Italia” da “Ndergjegja” di A. Hodo - Boston 1983; “Lungo la strada della Speranza” da “Terra Nostra” antologia per la scuola media, Ed. Effesette, Cosenza 1984; “Arbëria” Ed. Il Coscile, 1989; “Presenza e civiltà albanese in Calabria settentrionale” Ed. Katundi Ynë, Civita 1989; “La cultura delle memoria”, Ed. II Circolo Didattico di Castrovillari, 1991; “Civita e le sette meraviglie”, Ed. “Katundi Ynë”, Civita 1999; “Vallet e çiftit”, Ed. “Katundi Ynë”, Civita 2001.

Riconoscimenti: Premio di giornalismo “Sybaris - Magna Graecia”, 1975; - Premio “Santoro”, 1976, Roma; Premio Chiaravalle”, 1976; - Premio Arcal - Rai, Civita - Sibari, 1983; - Gran Premio Rebecca, Francavilla Marittima, 1985; - Premio Etnia Arbëreshe, S. Paolo A. 1986; - Medaglia di merito, Giochi della gioventù, Castrovillari 1987/88/89; - Premio Puglia, Bari 1989; - Premio della Cultura Presidenza Consiglio dei Ministri, Roma 1989; - Premio Internazionale “Skanderbeg” Campidoglio - Roma, 1993; - Onorificenza “Naim Frashëri”, Presidenza Repubblica Albanese, Tirana 1997; - Premio Comune di Santa Sofia D'Epiro, 2000; - Medaglia d'oro benemerito della Scuola - - Presidenza della Repubblica e MIUR, Roma 2004.

Componente il “Comitato di studio, ricerca e documentazione per la lotta alla violenza organizzata e contro la mafia”, Regione Calabria (1987-90); Componente “Co.Re.Mil” presso Assessorato BBCC Reg. Cal. dal 2004.

 

 

Visciglia, Vittorio

Nato a Civita il 18.10.1941; tecnico progettista dall' 1.01.1967. Dopo il diploma di scuola tecnica industriale statale conseguito nel 1958, emigra in Germania nel 1962. Lavora prima come tornitore, poi da tecnico, insegnante e cantante. Dal 1981 insegna presso l'istituto linguistico di Baden Baden e poi presso l'Università Popolare di Rastatt per complessivi 25 anni. Coltiva la sua grande passione fraquentando lezioni di musica e canto presso una nota maestra di Karlsruhe dal 1975 al 1995, perfezionandosi presso il primo direttore d'orchestra di Mannheim e poi Karlsruhe.

Esibizioni: Pforzheim, Stoccarda, Karlsruhe, Bad Säckingen, Bad Herrenhalb, Waldbronn, Rastatt, Sandweier, Lavagna, Ettlingen, Gernsbach, Bruchsal, Baden Baden, Civita, ecc.

Nel 1998 ha pubblicato un CD con “le più belle canzoni”, accompagnato da Antonio Cerchiara (fisarmonica) e al piano da Olga Bierman.

 

 

Laitano, Rocco

Nato a Civita il 27.07.1943, studente di Teologia al Pontificio Collegio Greco di Roma, studioso di folklore, musicologo di Liturgia bizantina. Ideatore di un complesso musicale con esecuzione della messa beat, che, negli anni ‘68/'69, suscitò curiosità e interesse. Dopo aver contribuito, nel 1970, alla fondazione del Circolo di cultura “Gennaro Placco”, con una ricca ed originale relazione sulla figura e l'opera di Gennaro Placco, nel corso dello stesso anno abbandonò gli interessi giovanili, fondando a Londra un'agenzia di viaggi turistico-culturali con l'avvio dell'attività di “tour operator”.

Pubblicazioni: “Le kalimere” su “Risveglio - Zgjimi”; “Liturgja hyinore” ( La Divina Liturgia ); “Il rito delle nozze” Ed. “Risveglio - Zgjimi” 1969.

 

 

Troiano, Giovanni

Nato a Plataci, il 24.08.1946, vive a Trebisacce, lavora presso l'Ufficio Scavi di Sibari, Sovrintendenza Archeologica. Pittore e poeta ha riscosso numerosi successi, significativi i poemi di poesia “Nosside” e “G. C. Skanderbeg”.

Collaboratore costante di Katundi Ynë dove illustra con intelligenza e sensibilità la prima pagina. Notevoli i suoi interventi con i Murales sulla facciata del Comune, le Icone sulla Croce (kryqeza) e presso il Museo con una gigantografia di Skanderbeg ed altro. “Last, but not least” la preziosa e generosa collaborazione offerta al presente lavoro.

Pubblicazioni: “Sibari: storia e mito” (a fumetti) Ed. Galasso 1984-1987; “Calabria Citeriore” (con A. Paladino) Ed. La Stadia , 1989 e 1995.

 

 

Morelli, Domenico

Nato a Civita il 29.12.1947. Ha conseguito, presso l'Università di Roma “ La Sapienza ” la Laurea in Lettere con voti 110/110 e lode con una tesi ai Canti popolari di Civita, pubblicata in parte su Katundi Ynë. Presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma si è laureato in Letteratura Cristiana Antica.

Titolare per l'insegnamento di Materie letterarie e Storia presso l'IPSIA “Europa” di Roma.

Dal 1992 è Presidente del Confemili (Comitato Federativo Minoranze Linguistiche d'Italia), l'organismo che raggruppa le Associazioni delle 13 minoranze linguistiche d'Italia e le rappresenta nel Bureau Européen pour les Langues moins répandues. È il responsabile del coordinamento di tutte le Associazioni locali del Comitato concordando e concorrendo alla elaborazione di programmi locali e di relative iniziative, fornendo attività di consulenza, di supporto e di indirizzo, formulando proposte individuando soluzioni finalizzate al migliore funzionamento delle Associazioni stesse. Si è impegnato per l'approvazione di una legge a tutela delle minoranze linguistiche storiche da parte del Parlamento Italiano, collaborando con i relatori delle proposte di legge, Maselli (Camera), Besostri (Senato).

Nel settembre 2000 è stato chiamato dal Ministero della Pubblica Istruzione prof. Tullio De Mauro a far parte del suo Ufficio di Gabinetto e del Gruppo di lavoro del medesimo Ministero.

Dal 2001 con decreto del Ministero Moratti è docente incaricato presso il Confemili per l'attuazione della legge.

Esperto della Commissione Europea Direzione Generale Educazione e Cultura, tra l'altro ha fatto parte del Comitato scientifico della Conferenza sulle lingue minoritarie. Esperto del Consiglio d'Europa (Direzione Cooperazione per la democrazia locale e regionale). Collaboratore dell'Ufficio Centrale delle Minoranze Linguistiche del Ministero dell'Interno, ha contribuito alla redazione di dieci Rapporti sulle minoranze linguistiche e curato una ricerca sugli albanesi d'Italia.

È stato relatore in Convegni specializzati sulla didattica delle lingue e studi linguistici ed ha tenuto seminari presso varie Università.

Ha svolto un seminario sugli strumenti di tutela delle minoranze linguistica, all'istituto del Federalismo dell'Università di Friburgo (Svizzera) nell'estate 2005. Ultimo saggio pubblicato: D. Morelli, La tutela delle minoranze linguistiche, oggi in Italia. Una riflessione critica la Nike , rivista delle scienze politiche n n. 2-3 (novembre 2005) pp. 291-313.

 

 

Bruno, Vincenzo

Nato a Civita nel 1947, già ordinario di lettere classiche nei licei. Condirettore e cofondatore della rivista “Katundi Ynë” e componente del Direttivo del Circolo di Cultura “G. Placco” e del Museo Etnico Arbresh. Saggista e autore di numerose commedie, interpretate dai ragazzi delle Scuole. Molti i suoi saggi inediti.

Opere: “Antologji e shkurtur” (Bruno-Golletti), 1980; “Civita - çifti” (1a Edizione e altre 1988-98); “Murales in Arberia” (Bruno - Corrado), 1989; “Depliant Museo Etnico Arbëresh, 2000; “ La Chiesa di Santa Maria Assunta in Civita”, 1994; “Catalogo del Museo Etnico Arbëreh”, 2000; “Alfabetizzazione arbëreshe” sezione del folklore, 2000; “Për një Teatër Arbëresh (Commedia), 2004; “Kushqia” (Commedia), 1a e 2a Edizione 1997-2004); “Një Merikan ndë katund” (Commedia), 2004; “Testamenti të njëj plaku i vetim (Commedia) 2006. Premio “G. C. Skanderbeg, I classificato, Chieri 2004.

 

 

Rugiano, Antonio

Nato a Civita il 29.10.1950. Maturità di Arte Applicata, lavora presso gli Uffici dell'Archivio di Stato di Castrovillari.

Pittore sensibile verso i problemi esistenziali. Nel 1977 ha partecipato con successo ad una Collettiva d'Arte a Civita. Notevole la sua performance nella trasmissione televisiva “Uno Mattina - Estate” del 30 agosto 1996.

Ha collaborato alla rivista Katundi Ynë con illustrazioni sul centro storico di Civita. Ha disegnato la carta topografica di Civita, allegata al volume “Civita - çifti”.

 

 

Filardi, Enzo Franco

Nato a Civita il 15.02.1951. Avvocato con studio legale a Castrovillari. Suonatore di fisarmonica, mandolino e chitarra, cantautore, testo e musica di: a), “Kam këndomi moj kopile”, 1970; b) “Dit e Re”, 1983. Ha diretto vari gruppi folk. Dal 2004 dirige, unitamente al prof. Alessandro Rennis, il gruppo di ricerca folk. “Dit e Re” ka çifti-Ungra, che si è esibito, tra l'altro, a New York, Tirana e Firenze. Recentemente ha visto la luce un Cd con canzoni tradizionali arbëreshë, rivisitate e reinterpretate.

 

 

Zuccaro, Caterina

Nata a Civita l'8.08.1955. Laureata in Lingue e Letteratura straniera. Vive e lavora a Roma. Dal febbraio 1990 traduttrice-annunciatrice per i programmi OC per l'Estero in lingua albanese presso la Direzione Esteri della RAI, poi la RAI International albanese, autrice di ricerche nel campo della letteratura orale arbëreshe, della quale, dal 1978, ha pubblicato numerosi testi di carattere prevalentemente rapsodico e religioso, corredati di traduzione e analisi filologica e comparativa, sulla rivista italo-albanese “Katundi Ynë”, autrice di ricerche nel campo della letteratura albanese ha pubblicato i saggi: Fjalorët e pabatuar i Arbëresheve të Italisë (I dizionari inediti degli Albanesi d'Italia), Jeta e Re, Prishtinë, 1990, n. 10, pp. 1328-1350; Gli Albanesi in Italia, in Quaderni del Fondo Moravia, n. 1, 1999, pp. 211-217; La poesia arbëreshe moderna e contemporanea, I parte: il secolo XIX, in Pagine-Quaderni di Poesia Internazionale, anno XII, n. 31, gennaio-aprile 2001; La poesia arbëreshe moderna e contemporanea, II parte: il secolo XX, in Pagine-Quaderni di poesia Internazionale, anno XII, n. 32, maggio-agosto 200, pp. 28-31 coautrice del volume: Ministero dell'interno (a cura di), Gli arbëreshe in Italia - Cultura ed immagini della Minoranza linguistica storica, Roma, 2002; da aprile 2004 curatrice di “Premisa”, rubrica sulla poesia contemporanea arbëreshe sulla rivista letteraria Ars di Tirana (in lingua albanese).

Attività letteraria: Gabim, Rilindja, Prishtina, 1982 (Raccolta di poesie in lingua albanese); Vincitrice del Premio Plurinazionale di Poesia “Nosside” nel 1988, con una trilogia in lingua albanese; Presente in antologie della poesia albanese contemporanea: R. Ismajli (a cura di), Rrënjë e fortë, Rilindja, Prishtina, 1978; N. Jorgaqi ( acura di), Degë e blertë, Naim Frashëri, Tirana, 1980, ecc. Nel 2004 è stata insignita del premio letterario “Qiriu i Naimit” dalla Manifestazione Letteraria Internazionale di Poesia “Ditët e Naimit”, Tetovo, Macedonia. È membro estero della Direzione del festival Internazionale di Poesia “Ditët e Naimit”, Tetovo, Macedonia.

 

 

D'Angelo, Ferruccio

Nato a Civita nel 1953, ha compiuto gli studi presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, allievo del maestro Sandro Cherchi. È attualmente docente di discipline plastiche ed educazione visiva presso il Liceo artistico “Benedetto Alfieri” di Asti e di pittura presso la Scuola di Pittura “Giacomo Grosso” di Cambiano. Nel corso degli anni Ottanta, Ferruccio D'Angelo si è imposto sulla scena artistica torinese sviluppando una ricerca sul ruolo dell'arte nel nuovo contesto sociale, nelle sue relazioni e contiguità col mondo esterno, con lo specifico industriale e tecnologico e con quello naturale.

Negli anni ‘90, poi, l'artista è stato invitato a partecipare a numerose rassegne in importanti spazi pubblici e privati in Europa, Stati Uniti e Asia. In Italia, accanto alle numerose mostre personali, l'artista ha partecipato ad una serie di esposizioni che documentano l'arte italiana degli anni'80 e ‘90: “D'Ora in avanti. 44° Premio Michetti” (1992) e “Rentrèe. Premio Marche” - Biennale d'Arte Contemporanea (1993), curate dal critico Renato Barilli, a “Va pensiero. Arte italiana 1984- 1996” , organizzata dai Musei Civici di Torino (1997). Nel 1997 è presente a “Officina Italia. Rete Emilia Romagna”, della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, una panoramica della figurazione contemporanea; e nel 2002 a Parma, a Palazzo Pigorini nella mostra “Una Babele postmoderna. Realtà e allegoria dell'arte italiana degli anni ‘90.

Di recente è stato invitato presso l'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, in Danimarca, nonché finalista al Primo Premio Internazionale Alexander Onassis di Atene, in Grecia.

L'attività di Ferruccio D'Angelo è documentata, nell'enciclopedia “La pittura in Italia / Il Novecento “ Electa, a cura di Enrico Crispolti e l'Allgemeines Künstlerlexikon, vol. XXV, edito per conto dell'Università di Monaco e Lipsia.

 

 

Pisarra, Emanuele

Nato a Civita nel 1961, giornalista, specialista in divulgazione naturalistica, escursionista, alpinista, ha effettuato la prima traversata delle Gole del Raganello all'età di 13 anni. Guida Ufficiale del Parco del Pollino, Accademico degli Scrittori di Montagna (GISM). Red. Capo di Katundi Ynë, componente il direttivo del circolo “G. Placco” e del museo, socio Società Geografica Italiana. Collaboratore dell'Ass. Italiana Insegnanti di Geografia, disegnatore di carte escursionistiche.

Opere: “Itinerari fotografici meridionali”, Ed. Il Coscile 1984; “In cammino sul Pollino”, coautore con Luigi Troccoli, Ed. Prometeo 1995; “A piedi sul Pollino”, Ed. Prometeo 2001; “Carte topografiche escursionistiche”: a) “Parco Nazionale della Sila”, b) “Parco Nazionale del Pollino”, Ed. Prometeo; “Foreste di Calabria” AA.VV. Ass. Reg.le Forestazione, Catanzaro 2003; “Carte topografiche” a corredo del testo di B. Pitollo, Amm. Comunale di Castelluccio 2005; “15 suggerimenti per conoscere il Parco del Pollino”, Ed. CAI, Castrovillari, 2006. Da molti anni corrispondente de “ La Gazzetta del Sud”.

 

 

D'Agostino, Flavia

Nata nel 1964, laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne Indirizzo Europeo, lingua quadriennale Albanese conseguita presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ha svolto come docente di lingua albanese un corso di Alfabetizzazione e Recupero delle Tradizioni con pubblicazione di Cd Rom curata dalla stessa, organizzato dal comune di San Basile con il patrocinio della Comunità Europea e IRRAE Calabria nell'anno scolastico 1997- 1998. Ha vinto una borsa di studio bandita dal Ministero degli Affari Esteri presso l'università di Tirana “Albania dal 1 al 31 agosto 1990. È in possesso di un attestato di “Operatore Culturale in Area Albanese dell'Italia Meridionale” organizzato dalla Comunità Europea. Ha prestato servizio come docente di Lingua Italiana al Corso di Formazione per Immigrati Albanesi dal 04.06.1997 al 09.09.1997 e successivamente dal 16.06.1999 al 07.10.1999 organizzato dall'A.I.A.D.I. con il contributo della Regione Calabria.

Ha insegnato lingua albanese presso le scuole di Lungro, Spezzano, Frascineto, Civita ed Eianina. In possesso di un master di “Operatore Linguistico e culturale di area Arbëreshe” conseguito presso l'Università della Basilicata il 14.01.2005 con votazione di 110/110. Ha ricoperto l'incarico di operatore responsabile dello sportello linguistico nell'anno 2003-2004/2004-2005 legge 482/99 presso il comune di Civita. Incaricata dal Comune di Civita ha tenuto un corso di Alfabetizzazione per Adulti 2005.

Pubblicazioni: - “Xëmi Arbërishtin” (Impariamo l'albanese), Civita anno 2005; - “Dizionario illustrato italiano-arbërisht-shqip” (Parlate arbëreshe del Pollino) con Costantino Bellusci , Edizioni Orizzonti Meridionali, progetto grafico di Francesco Bruno, Montalto U., 2006;

 

 

Ferrari, Vincenzo

Nasce ad Arau, in Svizzera nel 1970. Dall'età di cinque anni vive a Civita. Un giovane riservato, di sincero talento poetico.

Raccolta di poesie: “Dopo la fine”, Ed. Letterario Internazionale 2000.

 

 

Manna, Maria Antonietta

Nata nel 1978, Tutor di lingua inglese. Poetessa sia in lingua italiana che albanese. Ha pubblicato un'opera di poesie bilingui “I canti del cuore”, Ed. Bianca e Volta, Castrovillari 2003.

Segnalazioni: Premio Speciale Meeting della stampa, 2001, Civita; Premio di Poesia “G. C. Skanderbeg”, Chieri, 2002; Concorso di poesia e musica, Firmo 2002; Segnalazione Premio Nosside”, XVIII Ed. Reggio Calabria.

 
     
     
     
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